Chiara Carpita, «Nella "mansarda piena / d'impenetrabili libri / buoni". Sulle postille della biblioteca di Amelia Rosselli» (Ciclo Dottorato ISI)

Chiara Carpita, in dialogo con Sara Sermini

Nella «mansarda piena / d'impenetrabili libri / buoni». Sulle postille della biblioteca di Amelia Rosselli

Nella stanza tutta per sé, quella mansarda con «le pareti foderate di libri» evocata nei suoi versi, Amelia Rosselli, genio autodidatta, intreccia il suo dialogo con i poeti: lo studio degli interventi dell'autrice sui volumi della sua biblioteca, adesso conservata nel Fondo Amelia Rosselli dell’Università della Tuscia, rappresenta uno strumento euristico fondamentale per l'interpretazione della sua opera. Dopo aver ripercorso la storia del Fondo, rimasto nell'oblio per lungo tempo, saranno presi in esame segni, sottolineature e postille che ci permettono di individuare alcune costanti nelle sue pratiche di lettura, di esplorare il suo sistema di influenze, il confronto con la tradizione e di ricostruire la genesi dell'opera rosselliana. Saranno analizzati nel dettaglio alcuni casi emblematici: gli interventi d'autrice presenti nel volume delle Rime dantesche tra i quali compare il disegno di un cubo, allusione alla forma metrica rosselliana; il ritrovamento dell'inedito di Carlo Levi Il mio paese e il tuo, Thomas nel volume di Poesie di Dylan Thomas, che si rivela un intertesto fondamentale del poemetto Impromptu; le postille presenti sulla raccolta Residenze invernali di Antonella Anedda che rappresentano delle riflessioni preparatorie alla recensione pubblicata sul «Manifesto» nel 1992.  

Prima lezione della parte III del ciclo (Biblioteche degli scrittori).

Per ulteriori informazioni: Corsi dottorali dell'Istituto di studi italiani.