Dark Tourism nelle aree colpite da catastrofi

Foto di Pok Rie: https://www.pexels.com/it-it/foto/citta-natura-acqua-villaggio-6471946/
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Servizio comunicazione istituzionale

16 Luglio 2024

In una recente dichiarazione rilasciata al Corriere del Ticino, Philippe Sundermann, responsabile comunicazione dello Stato Maggiore Regione Moesa, ha evidenziato la problematica presenza di curiosi e turisti nelle zone alluvionate che ostacolano i lavori di ripristino. La presenza di visitatori nelle aree colpite da tragedie solleva questioni relative al fenomeno del "dark tourism", un argomento di crescente interesse accademico e sociale. 

Per approfondire il tema, Claudio Visentin docente del Master di Turismo Internazionale dell’USI, ha condiviso la sua visione su questa tendenza, che definisce un impulso naturale umano. Secondo il professor Visentin, la curiosità per i luoghi delle tragedie è un fenomeno complesso, che non implica necessariamente una morbosità o approvazione degli eventi tragici. Il fascino per questi luoghi è spesso alimentato dal desiderio di vedere da vicino luoghi di significativa importanza storica e sociale, come evidenziato dall'esempio di Hiroshima e Sarajevo.

Il caso della Mesolcina, colpita recentemente da una catastrofe naturale, diventa un esempio significativo di come i luoghi di grande sofferenza attraggano l'interesse pubblico e turistico, delineando un confine tra la semplice curiosità e il dark tourism più marcato.

Potete trovare qui l'articolo integrale apparso sul Corriere del Ticino.